Danilo, da Sarri ad Allegri: come il brasiliano ha cambiato la Juventus
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Danilo, da Sarri ad Allegri: come il brasiliano ha cambiato la Juventus

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Danilo, dalla prima stagione sotto la gestione Sarri alla consacrazione con Allegri: come il brasiliano ha cambiato la Juventus

Il primo a crederci, l’ultimo ad arrendersi. Un giocatore che antepone i successi della squadra a qualunque soddisfazione personale. Con questo straordinario spirito di sacrificio Danilo si è messo a disposizione della squadra e conquistato il cuore di tutti i tifosi, anche di quelli che avevano storto il naso in occasione dello scambio che aveva portato Cancelo al Manchester City. Danilo ha avuto la forza e la determinazione giusta per lavorare in silenzio e incarnare così in poco tempo il dna Juve nella sua totalità.

INIZIO COMPLICATO

La sua avventura a Torino è iniziata con qualche difficoltà di troppo. Con 32 presenze e 2 reti messe a segno sotto la gestione Sarri, il brasiliano ha sfornato prestazioni solo a tratti positive e mai del tutto convincenti. Qualche critica di troppo giuntagli da tifosi e addetti ai lavori non hanno fatto altro che caricare e motivare Danilo. La sua prima stagione in bianconero si chiuderà con la conquista del suo primo titolo italiano, il campionato, con cui riscatta la finale di Coppa Italia persa contro il Napoli al rientro dallo stop forzato per la situazione legata alla pandemia.

NUOVA VITA

Con l’arrivo di Pirlo sulla panchina della Vecchia Signora Danilo cambia completamente pelle a se stesso e alla Juventus: da pedina importante diventa elemento cruciale nella manovra bianconera. In particolar modo in un modulo fluido come quello proposto sin da subito dall’ex centrocampista. Il tuttofare brasiliano passa talvolta dal giocare nella consueta posizione di terzino destro al versante opposto, ma non mancano anche gli esperimenti conclusi con successo come difensore centrale e addirittura centrocampista. Una duttilità unica all’interno della rosa bianconera, che giova con il passare delle settimane a compagni e allenatore ma anche allo stesso Danilo. Pirlo lo impiega praticamente per tutta la stagione (saranno soltanto sei le partite saltate dal brasiliano), ottenendo da lui risposte sempre molto positive.

LEADER DEL NUOVO CICLO

Tornato sulla panchina bianconera, Allegri è fin da subito consapevole di avere tra le mani uno dei quei giocatori che piacciono molto agli allenatori. Un calciatore in grado di fare la differenza in entrambe le fasi, capace di mettersi al servizio della squadra e di coordinare il gioco da vero e proprio leader, in campo e non solo. Un giocatore che, di tanto in tanto, ama vestire anche i panni da protagonista.
«Questo gol lo dedico a tutta la squadra. Abbiamo mangiato tante cose non buone in questi mesi, siamo rimasti zitti e abbiamo continuato a lavorare. È un gol che significa tanto: io sono stato in diversi Paesi alla ricerca di una squadra in cui poter giocare e fare ciò che sognavo da bambino. Alla Juve ho trovato questa opportunità» ha detto ieri sera Danilo ai microfoni di DAZN poco dopo aver realizzato la rete che ha permesso alla Juve di pareggiare la delicata sfida di Bergamo contro l’Atalanta. Parole che vanno in una precisa direzione: il brasiliano vuole essere una delle pedine fondamentali del nuovo ciclo bianconero.

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