Giletti: «Ronaldo non molla un colpo. La Juve fortunata ad averlo accanto»
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Giletti: «Ronaldo non molla un colpo. La Juve ha la fortuna di averlo accanto»

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Massimo Giletti ha rilasciato un’intervista parlando di Cristiano Ronaldo e l’elogio alla grande mentalità del campione della Juve

In un’intervista rilasciata al Corriere di Torino, Massimo Giletti ha rivolto parole al miele nei confronti di Cristiano Ronaldo. Di seguito riportate le dichiarazioni del conduttore.

LA RISPOSTA ALLE CRITICHE – «Ai critici che continuano a scrivere che CR7 sia ormai in fase calante data l’età anagrafica, il fenomeno portoghese ha risposto prendendo l’ascensore e restando in aria per un tempo infinito, mettendo così a segno il gol numero 601. Della partita si è già scritto molto e sinceramente il derby ha confermato un’idea che mi ero già fatta dopo aver visto la Juve del primo tempo di San Siro: troppi giocatori sono già con la testa sulle spiagge dorate di Ibiza».

LE DIVERSE MENTALITA’ – «Allora qualcuno si dovrebbe chiedere due cose. Primo: perché i vari Pjanic, Cancelo e Alex Sandro, vivono queste ultime partite con poca attenzione, in una assoluta versione balneare degna dei «Vitelloni» di Fellini? E perché, invece, Ronaldo non molla un colpo? Se Urbano Cairo venerdì sera non ha potuto stappare la sua bottiglia preferita di Ferrari riserva Giulio, è solo perché allo Stadium c’era lui: CR7. Perché per lui le stagioni non finiscono mai neppure quando sono finite? Ogni volta che vedo come vola in cielo e colpisce il pallone resto ammirato e stupito allo stesso tempo».

LA STRADA IN EUROPA – «Questo sarà il lavoro complesso e difficile che spetta non solo a Massimiliano Allegri, ma anche a Nedved e Paratici, vincenti nati. Giorgio Chiellini, uno che «l’ars pugnandi» l’aveva già nel seggiolone, aveva detto all’ inizio della stagione, che proprio allenandosi accanto a fenomeni come il portoghese, l’asticella della prestazione di ogni singolo giocatore bianconero,avrebbe potuto crescere. Così non è stato: o non lo è stato del tutto. Dopo un inizio travolgente, dove in Europa la squadra ha impartito lezioni a inglesi e spagnoli, la «diritta via» si è smarrita. Ora, anche Dante Alighieri per entrare nella selva oscura, si è dovuto trovare chi potesse indicargli la strada. È difficile entrare nei meandri oscuri della mente, spesso diventano dei labirinti da cui uscire è impossibile. Però alla Juve hanno la fortuna di avere accanto Ronaldo: ne approfittino. Poi sarà tardi».

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