Kean: «Rubai un pallone a un prete. Ringrazio Dio di averlo fatto» - VIDEO
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Kean: «Una volta rubai un pallone a un prete. Ringrazio Dio di averlo fatto» – VIDEO

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Moise Kean si racconta in una bella intervista: dalla strada all’Allianz Stadium. La parabola del millennial bianconero

Moise Kean si racconta in una bella intervista al canale Youtube The Players Tribune. Le sue parole

IL PALLONE E IL PRETE – «Ero così voglioso di giocare a calcio che ho rubato una palla a un prete. Sono cresciuto ad Asti, vicino a Torino, in Italia. E se volevi giocare nel nostro quartiere, potevi trovare sempre un pallone da calcio nell’ufficio del prete all’oratorio vicino a casa nostra. Il prete era un brav’uomo che teneva tutte le palle in un cassetto. Ma vedi, il fatto è che: non l’ha mai chiuso. Quindi ogni volta che perdevo la mia palla – forse perché l’avevo presa a calci da una staccionata – andavo di nascosto all’oratorio, aspettavo che il prete salisse di sopra, e poi prendevo una palla dal suo cassetto. Quando cresci ad Asti, hai sempre bisogno di un pallone da calcio. Quindi sì. Una volta, ero così voglioso di giocare a calcio che ho rubato a un prete. E ringrazio Dio ogni giorno di averlo fatto».

10 EURO PER GIOCARE – «Giocavo a calcio su un campo di asfalto dietro la chiesa. Sei contro sei. Ogni giocatore doveva pagare 10 euro. La squadra vincente avrebbe preso tutti i soldi. Giuro, tutti ad Asti sarebbero venuti all’Oratorio per giocare: bambini con soldi, bambini senza soldi, turisti, gente del posto, tutti. Ed era una battaglia ogni settimana. È qui che è iniziato il mio viaggio».

LEZIONE DELLA STRADA – «Quando giochi a calcio in questo modo, impari a giocare con la fame. Impari che il calcio, come la vita, ha alti e bassi. A volte si segna nell’ultimo minuto di una partita e vinci 60 euro per tutti. A volte no. Fare tunnel al tuo avversario era quasi importante quanto segnare un goal quando hai giocavi sul nostro campo».

CHIELLINI – «È molto, molto spaventoso. Ho ancora una cicatrice sulla caviglia dall’ultima volta che ho provato un gioco di prestigio su Chiellini. Lui è un uomo cattivo (ride ndr)».

DYBALA – «Quando mi alleno ora, vedo un giocatore come Paulo Dybala e penso, dannazione, questo ragazzo distruggerebbe l’oratorio. Penso sempre ai ragazzi lì – perché è da lì che tutto è cominciato».

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