LAVAGNA TATTICA - La coesistenza tra Kulusevski e Dybala
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LAVAGNA TATTICA – La coesistenza tra Kulusevski e Dybala

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Con il rientro di Dybala, come possono coesistere lui e Kulusevski nella Juve di Pirlo? Analisi tattica

Le difficoltà di Kiev

Dopo prime partite molto positive, Kulusevski è stato tra i meno brillante della Juve di Kiev. Poco brillante e scarsamente coinvolto nella manovra, anche se ha comunque confezionato due giocate decisive: il tiro da cui è nato il gol di Morata e il colpo di tacco sul quale nel primo tempo il portiere si è superato. Ogni tanto la Juve è riuscita a imbeccarlo tra le linee, ma lo svedese è apparso un po’ goffo, con controllo e conduzione non ottimale. Ogni tanto, in queste partite ha sofferto gli spazi stretti, dove si è andato ad incastrare in un imbuto stracolmo di maglie avversarie.

Nella slide sopra, Bonucci verticalizza da dietro per Morata, che di prima serve Kulusevski nel mezzo spazio di destra. La situazione è potenzialmente interessante, poiché c’é Cuadrado largo a destra in sovrapposizione. Kulusevski può entrare dentro al campo e servire poi il colombiano in fascia, libero di ricevere visto che la Dynamo Kiev è collassata al centro.

Lo svedese, tuttavia, perde malamente il pallone. Controlla mala, se la allunga a va a sbattere centralmente. In tal modo, la Juve perde il possesso e vanifica un’occasione pericolosa.

Dove lo sta impiegando Pirlo

Nel 3-2-5 con cui la Juve si schiera in fase di possesso, finora abbiamo visto lo svedese impiegato principalmente nel mezzo spazio di destra (mentre sull’altro lato agisce solitamente Ramsey). Ci sono però differenze di movimento a seconda di chi agisce in fascia. Quando Cuadrado è largo a destra, Kulusevski è solito giocare piuttosto dentro al campo.

Oltre che a Kiev, basti pensare all’esordio contro la Sampdoria. Soprattutto grazie a verticalizzazioni dal basso di Bonucci, la Juventus era riusciva a imbeccare tante volte Ramset e Kulusevski alle spalle del centrocampo avversario.

juve ramsey

Un esempio qui. Quello della Juve prendeva spesso le sembianze di un 3-2-4-1, con Kulu e Ramsey alle spalle di Ronaldo unica punta.

Contro il Crotone, era però Chiesa che giocava largo a destra. In quel caso, come detto da Pirlo nel post match, lo scaglionamento doveva essere più fluido. Kulusevski doveva essere in grado di trovarsi la sua posizione a seconda del contesto, per trovare superiorità numerica.

Capitava quindi spesso che si invertisse con Chiesa: capitava che l’italiano entrasse dentro al campo, mentre lo svedese agiva largo a destra come quinto. Insomma, si scambiavano spesso la posizione.

Da quello che trapela, Pirlo sta lavorando su Kulusevski quasi esclusivamente a destra, Lo staff tecnico pensa che partendo da quella zona possa fare le cose migliori, in un ruolo fluido che lo fa agire sia da trequartista che da quinto. Va infatti ricordato che, nel match contro la Roma, l’ex Parma ha agito largo a destra, quindi è una soluzione a cui Pirlo crede abbastanza.

Come farlo coesistere con Dybala

Non è quindi semplice immaginare una coesistenza con Dybala, poiché sono entrambi giocatori che amano partire sul centro-destra. Per quanto riguarda il valore tecnico globale, probabilmente l’undici titolare più forte è quello con la Joya e lo svedese alle spalle di Ronaldo, tuttavia ci sarebbero due giocatori che rischiano di pestarsi i piedi.

Non va dimenticato che Pirlo vuole un’occupazione ben precisa dei 5 corridoi verticali (da qui il modulo 3-2-5), con gli spazi che devono essere ottimamente riempiti. E’ difficile immaginare una Juve che sceglie di svuotare alcune zone del fronte offensive, quindi un giocatore sul centro-sinistra sembra imprescindibile (e Ramsey ultimamente sta facendo benissimo).

Insomma, vedremo se Pirlo cercherà di far coesistere i due o se invece dobbiamo abituarci a vederli soprattutto come alternativi.

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