Pagelle Lazio Juve: voti e giudizi ai protagonisti del match
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Pagelle Lazio Juve: la Chiesa al centro del deserto. De Sciglio da horror, imbarazzo Allegri

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I voti ed i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 30ª giornata del campionato di Serie A: pagelle Lazio Juve

I voti ed i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 30ª giornata del campionato di Serie A: pagelle Lazio Juve.

Szczesny 6 – Rischia solamente in uscita nel contatto in area di rigore con Pedro, ma ha ragione perché interviene sulla palla. È la solita garanzia a protezione della porta bianconera e non può nulla sull’incornata decisiva di Marusic.

Danilo 5,5 – Gara in continua e costante apnea. Alla fine crolla insieme al muro difensivo eretto da Allegri.

Bremer 6 – Tempismo, fisicità e dominio aereo: lui è il solito muro a protezione dell’area di rigore bianconera. Uno dei pochi a salvarsi.

Rugani 5,5 – Aiutato da Danilo e Bremer, regge l’urto dei costanti assalti offensivi dei padroni di casa. Fino al gol di Marusic. A differenza dei suoi compagni di reparto, però, è visibilmente meno lucido e sicuro.

De Sciglio 4 – Ritorno in campo da incubo per il terzino della Juve. Di fatto, si fa notare solo per il clamoroso stop sbagliato e la “comica” giocata del primo tempo. Bocciato dopo appena 45 minuti. L’unico alibi è il lunghissimo stop. Dal 46′ Iling-Junior 5 – Ha un buon impatto ad inizio ripresa con qualche buona sortita offensiva, dove arriva al cross. Anche lui, però, scompare dal match col passare dei minuti.

Miretti 4,5 – È impalpabile, poco coinvolto e mai davvero incisivo nel corso del primo tempo. Allegri corre ai ripari e lo sostituisce dopo solo 45 minuti. Dal 46′ McKennie 5,5 – Il miglior momento della Juve coincide col suo ingresso in campo. Non riesce comunque ad incidere in zona gol nella complicata partita dei bianconeri all’Olimpico.

Locatelli 4,5 – Lento e impacciato. La Juve di Allegri va al suo ritmo. E sprofonda.

Rabiot 5 – Anche il francese è ormai irriconoscibile, fisicamente e non solo. Non riesce più a trascinare la Juve con le sue cavalcate e col suo strapotere fisico. Oggetto misterioso.

Cambiaso 5,5 – Ci prova, ma può fare poco nella desolazione di oggi. La squadra è quasi sempre costretta sulla difensiva e non riesce a creare pericoli. Dal 62′ Weah 5,5 – Come per Cambiaso, non riesce ad incidere nella mezz’ora in cui è chiamato in causa.

Kean 5 – Svaria su tutto il fronte d’attacco, lotta e si sacrifica, ma non ha palloni giocabili. Sono 19 partite senza gol, eguagliato il “record” negativo di Zalayeta. Per lui si fa sempre più dura. Dal 79′ Sekulov 4 – Esordio in Serie A da incubo per il Next Gen, che perde completamente Marusic al 93′. Si ritrova nell’area di rigore avversaria e paga l’inesperienza.

Chiesa 6 – Nel primo tempo è l’unico a provarci e a creare un pericolo dalle parti di Mandas. Nella ripresa, col ritorno al 3-5-2, scompare dal match. Dal 68′ Yildiz 5,5 – Entra ed i palloni giocabili si contano sulle dita di una mano. Poco da fare anche per il gioiellino turco.

Allegri 3 – Di gran lunga la peggior Juve della stagione. La squadra è sportivamente morta: sempre sulla difensiva, non crea e non spaventa più. La crisi è sempre più profonda.

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