Il Risveglio Bianconero - Rigorosamente Juventus, nel segno del 7
Connettiti con noi

News

Il Risveglio Bianconero – Rigorosamente Juventus, nel segno del 7

Pubblicato

su

Il risveglio bianconero: rigorosamente Juventus nel segno del 7. La partita con il Bologna ha regalato la magia di questo numero

(di Hermes Bianconero) – Dopo due settimane di pausa per le nazionali, finalmente ricomincia la Serie A, e potrò vedere giocare di nuovo la mia Juve: appuntamento alle 20.45 di sabato sera, avversario il Bologna di Sinisa, una squadra tosta come il suo allenatore.

Prima della partita il presidente Agnelli premia il vecchietto sopravvalutato con una maglietta celebrativa per i suoi 700 gol in carriera, una maglia destinata a durare 19 minuti, ovvero il tempo che impiega il pensionato di Madeira per segnare il gol 701 che sblocca il match.

Ma il vantaggio dura 7 minuti, e io che mi ero pure illuso quando ho sentito “gol di Danilo!”, per poi tornare coi piedi per terra quando mi sono ricordato che il nostro Danilo non era nemmeno in campo e ho realizzato che a segnare era stato il Danilo avversario.

Tutto da rifare, il primo tempo finisce in parità. Un intervallo lunghissimo, pensando a quanto siano strane e difficili le partite dopo la sosta, soprattutto quando davanti hai una squadra come il Bologna di Sinisa.

Inizia il secondo tempo, penso che non possiamo sbagliare, che non possiamo vanificare così la vittoria di due settimane fa a San Siro, e così i miei timori vengono spenti dopo nemmeno 10 minuti da un signore col 5 sulla schiena che riporta la Juve in vantaggio, dicono che al momento sia uno dei centrocampisti più forti in circolazione.

Scorrono i minuti e penso che adesso bisogna chiuderla, perché quella squadra non molla mai, come il suo allenatore, e infatti dopo tante occasioni sprecate, allo scadere Santander sfiora il 2-2, ma per fortuna viene fermato prima dalla traversa e poi da un vecchietto con 7 anni in più rispetto all’autore del primo gol: lui di 7 sulla schiena ne ha due e si chiama Gianluigi Buffon.

Poi finalmente il triplice fischio, un respiro di sollievo (“fiuuu” come direbbe qualcuno), pugni chiusi e un “si!” urlato a denti stretti per la settima vittoria in campionato, arrivata nel segno del 7.

Corro a guardare la classifica, 22 punti su 24, e la consapevolezza di guardare tutti dall’alto almeno per un’altra settimana, come accade ormai da 8 anni.

Il giorno dopo mi sveglio e mi sento invincibile, perché qualunque cosa succederà, la capolista rimarrà sempre la stessa. Rischio addirittura di guadagnare altri due punti su quelli lì, ma il Sassuolo fa soltanto 3 gol alla difesa più forte d’Europa.

Prima di andare a dormire seguo quelli delle 7 Champions, è un po’ come guardare Zelig o Colorado: cambiano i conduttori, in parte anche gli interpreti, ma riescono sempre a strapparti una risata.

È lunedì, domani sarà già Champions League, e mentre gli altri parlano ancora di un rigore assolutamente inesistente, io penso ancora a quel numero 7 che mi perseguita anche in Champions League (no, non è quello che pensate), perché con una vittoria andremmo a 7 punti.

Ma adesso basta pensare alla Juve, devo andare a lavoro, sono già le 7

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.