Ritorno di Bonucci alla Juve: al Milan arrivò come un re, il bis è sostenibile?
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Ritorno di Bonucci alla Juve: al Milan arrivò come un re, il bis è sostenibile?

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Accolto come salvatore della patria al Milan, il difensore sogna l’inatteso bis. Tutto sul possibile ritorno di Bonucci alla Juve

Sembrerebbe quasi una barzelletta, di quelle che non sei neanche sicuro di aver afferrato fino in fondo. Bonucci torna alla Juve. Ma davvero? Chi l’ha detto? Circa tutti nelle ultime ore, anche perché il mercato funziona così: le voci sussurrate diventano grida da scoop in pochissimo tempo. Sì ok, ma Leonardo Bonucci torna alla Juventus? Questo è proprio strano.

Bonucci re social e fasullo della Milano rossonera

È strano per motivi svariati. Intanto è trascorso soltanto un anno da quel giorno. Il giorno in cui Leo decise di voltare le spalle alla Juve e di scegliere il Milan. Era il 14 luglio 2017, Bonucci lasciò Madama ancora inginocchio dopo la disfatta di Cardiff. Esborso cash da 42 milioni di euro senza bonus, la firma su un contratto quinquennale con lo stipendio più alto dell’intero campionato e la fascia da capitano: un investimento enorme (col senno di poi insostenibile) per quello che, ai tempi, era forse considerato il difensore più completo del globo. Una sorta di incoronazione a sovrano assoluto di una squadra giovane ma costruita per vincere. Il tutto sotto l’attento patrocinio di Nike, sponsor tecnico del giocatore. Quella che segue è la deprimente e nauseante storia del «qui per spostare gli equilibri», «oh Bonucci portaci il tricolore», i proclami social e via discorrendo verso l’infinito e oltre. Conoscete a memoria la trama, conoscete a memoria il finale: non stiamo a ripetere.

Il Bonucci bis è veramente sostenibile? Occhio al nodo ingaggio

Difficile rispondere su due piedi, peggio ancora su uno sgabello in equilibrio precario. Impossibile dimenticare la fragorosa rottura tra Leo e Massimiliano Allegri, impossibile. Il delitto e castigo sull’asse Torino-O’Porto è esemplificativo in tal senso. Senza dimenticare il rapporto deteriorato con la tifoseria, sentitasi colpita alla spalle da colui che era considerato alla stregua di un fratello. La stessa tifoseria che lo distrusse di fischi nel giorno del suo ritorno allo Stadium con la maglia del Milan, e poi quell’esultanza, rabbiosa e terribilmente familiare: sono attimi mortificanti e indelebili. Con che faccia si ripresenterebbe lui? Con che faccia lo accoglierebbero i tifosi bianconeri. Meno emotivo ma ugualmente stringente il nodo ingaggio: alla Juventus Bonucci percepiva 3,5 milioni netti a stagione. In rossonero, allo stato attuale delle cose, ne guadagna 7,5 (per arrivare sino a 10 coi bonus). La base economica di partenza sarebbe la stessa di quella percepita da Higuain, già con le valigie in mano in attesa di scegliere la destinazione: adesso il Milan è decisamente favorito sul Chelsea. Scenario aperto e suggestivo: il Dio del calciomercato, quest’estate più che mai, è onnipotente.

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