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Parla Rizzoli, ecco la verità sui casi Mertens e Bernardeschi

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Nicola Rizzoli spiega nel vertice con gli allenatori: «Il caso Mertens e Bernardeschi si equivalgono: l’arbitro deve guardare il monitor»

Era assente Maurizio Sarri (al suo posto ha mandato il vice) nel vertice in Lega Calcio fra gli arbitri e gli allenatori per chiarire le recenti problematiche legate all’uso del Var. All’uscita il solo Simone Inzaghi si è dichiarato apertamente contro la tecnologia in campo. «Ma bisogna andare avanti» ha ammesso il tecnico biancoceleste. Certo manca l’opinione dell’altro allenatore apertamente no-Var in serie A, ovvero proprio Maurizio Sarri. L’intento dell’ Aia era proprio quello di dare più informazioni possibili dopo le feroci polemiche dell’ultima giornata di Serie A.

MERTENS – Il polverone, o meglio la tempesta, si è sollevata dopo Cagliari-Juventus. Colpa di quel braccio (troppo largo?) in area di Bernardeschi. Con l’ausilio delle immagini e dell’audio originale delle comunicazioni arbitro-Var durante quell’episodio il designatore Nicola Rizzoli ha voluto fare chiarezza. Partendo però da un «episodio analogo»: il “mani” di Mertens in area durante Crotone-Napoli.

Rizzoli: «Mertens? Una cosa è avere il braccio attaccato al corpo, un’altra l’involontarietà »

Questo il commento di Rizzoli per il caso Mertens. «L’arbitro dice immediatamente: ‘no, no troppo attaccato al corpo’. Quindi vede il fallo di mano, ma lo definisce involontario. Il Var va a verificare con un’immagine dove si vede che in effetti il giocatore ha le braccia vicine al corpo. Ma potevano essere più precisi: il braccio attaccato al corpo è una cosa, la volontà di andarlo a colpire un’altra».

VAR – «Quindi in queste situazioni, come l’episodio Bernardeschi in Cagliari-Juve, bisogna essere chiari e trasparenti. Se l’arbitro vede e valuta come involontario il tocco di mano era necessario comunque l’on field review. Mancavano degli elementi nel processo decisionale agli arbitri. Le cose potevano essere fatte meglio. Abbiamo così specificato che in questi casi, anche senza che il Var intervenga, l’arbitro deve rivedere l’episodio al monitor». Ecco quindi la nuova linea d’azione che verrà già utilizzata in campionato dopo la sosta.

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