Rummenigge: «Non dormirei la notte con i debiti della Juventus»
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Rummenigge: «Non dormirei la notte con i debiti della Juventus»

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Rummenigge: «Non dormirei la notte con i debiti della Juventus». Parla l’ex dirigente del Bayern Monaco

Karl-Heinz Rummenigge, ex CEO del Bayern Monaco, ha parlato a RTV38 durante Zona Mista. Diversi i riferimenti alla Juventus.

VLAHOVIC: – «E’ molto giovane e ha già fatto veramente tanti gol. Ieri ho seguito la partita contro il Sassuolo. E’ molto bravo e gli consiglio di rimanere ancora a Firenze per un po’ di tempo. Perché rincorrere i soldi a 21 anni non ne vale la pena. Lui a Firenze sta bene, fa tanti gol e gioca in una squadra che sta rinascendo. Secondo me dovrebbe rimanere alla Fiorentina ancora per qualche anno, poi si vedrà. Per me può diventare un grande giocatore ma proprio perché è giovane gli consiglio di rimanere ancora a Firenze».

COMMISSO – «Lui ha un grande vantaggio, è miliardario e non ha bisogno di soldi. Lui ha la possibilità di costruire una grande Fiorentina com’era quella con Antognoni. Capace di competere per lo scudetto. Commisso per me non ha bisogno di soldi, dovrebbe pensare solo a costruire una grande Fiorentina. Credo che adesso la società sia sulla strada giusta».

CONTRATTO DI VLAHOVIC: «L’interesse del club dovrebbe essere solo quello di prolungare il contratto. Io spero ancora che la società riesca a fare questo passo. Sarebbe importante che la Fiorentina riuscisse a convincere il giocatore con un progetto serio, che punti in alto, e che Vlahovic possa essere il simbolo della Fiorentina stessa. Dusan calcisticamente parlando è appena nato. Ha bisogno di una piazza come Firenze per crescere ancora».

CHIESA – «Posso confermare che è un grande giocatore e lo ha sempre dimostrato, in Nazionale, alla Juve e alla Fiorentina. È un giocatore da Bayern Monaco».

CONTI – «Noi al Bayern Monaco siamo stati capaci di vincere e per 20 anni chiudere i bilanci in attivo. Io non dormirei la notte se avessi i debiti che ha la Juventus. Noi siamo stati bravi al Bayern a portare avanti la nostra politica che ci ha permesso anche di vincere tanto».

SUPERLEGA – «Come mai l’hanno annunciata? Le società italiane e spagnole volevano ridurre il gap con i club inglesi che avevano un grande vantaggio con i soldi dei diritti tv. E’ stato come chiamare un SOS perché tutti quanti avevano grandi problemi finanziari. Il Barcellona è sotto gli occhi di tutti, ma anche l’ultimo bilancio della Juventus mi ha lasciato perplesso. E’ importante che società come il Bayern Monaco abbiano detto di non avere la voglia di partecipare. Non si può fare la Superlega perché si trasformerebbe il calcio in uno sport americano e con la cultura europea non funzionerebbe. Si incasserebbe di più, ma dove vanno i soldi? Dai giocatori e dagli agenti. Non credo valga la pena che i vari Messi e Ronaldo guadagnino 10 milioni in più. I costi vanno ridotti perché ogni anno siamo costretti, anche al Bayern, a rifinanziare i salari dei giocatori. Non credo che se un giocatore guadagna 6 milioni all’anno invece che 8 diventa povero».

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