Zuliani all'attacco: «Le accuse alla Juve non erano provate, la Procura era incompetente e ha avvelenato l'ambiente»
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Zuliani all’attacco: «Le accuse alla Juve non erano provate, la Procura era incompetente e ha avvelenato l’ambiente»

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Zuliani all’attacco: «Le accuse alla Juve non erano provate, la Procura era incompetente e ha avvelenato l’ambiente». Le parole

Zuliani, giornalista tifoso della Juve, in un video pubblicato dal suo canale You Tube si è scagliato contro il Corriere dello Sport e i media dopo le ultime vicende relative all’inchiesta sui bianconeri.

L’ATTACCO – «Il Corriere dello Sport dice che la Juve è stata condannata dalla giustizia sportiva con accuse mosse dalla Procura di Torino che però non erano state provate nel processo penale. Non sono gli stessi che avevano titolato ‘ecco le prove’? E allora quali prove se Juve è stata giudicata con accuse di una Procura che scopriamo essere incompetente? Non lo scopriamo oggi. La Juve aveva chiesto l’incompetenza della Procura di Torino e che l’indagine dovesse passare in altra Procura. È la Procura di Torino che ha voluto accelerare per chiudere e mandare i fascicoli alla Procura Sportiva per far accadere quel che è accaduto, con la vostra complicità. Ha passato veline di pezzi di intercettazioni per avvelenare l’ambiente. E’ stata fatta l’inchiesta e la sentenza mediatica e avete scritto ‘ecco le prove’ che non erano prove. Quindi è inutile prima fare il processo mediatico e dopo domandarsi come mai la Juve è stata accusata e condannata tramite accuse, non più prove, di una Procura non competente. Anche allora erano accuse e non prove, siete voi a trasformarle in prove. Il racconto che ne fa la cassa grande mediatica di un avvenimento lo trasforma in realtà certa, cosa che non è nell’iter normale processuale finché non si arriva in fondo. Fino ad oggi non abbiamo sentito la difesa della Juve, ma solo la parte degli accusatori. La voce della difesa si sentirà quando si andrà al tribunale ordinario. Così funziona, bisognerebbe avere pazienza invece di fare prima quelli che condannano e poi si chiedono come mai. E adesso il paradosso se il magistrato romano dovesse archiviare? Ve la state ponendo molto male la domanda: non sarebbe un paradosso, ma normalità di una vita processuale in cui l’indagato viene accusato, si può difendere e infine viene giudicato. Non è il contrario come fate voi con le moviole: prima prendete i pezzi, accusate, sentenziate, giudicate e poi semmai non vi scusate. Non ho visto scuse a Padovano, Signori, Pantani e famiglia. Dovrebbero scrivere ‘scusaci Juve siamo stati frettolosi, se ti abbiamo recato danni di immagine non è colpa nostra, ce l’hanno fatto credere’. Non vedremo mai questo perché fa gioco, continueranno sempre a fare così».

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