Certezze, conferme, risposte, e il mercato... Juventus, il punto
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Certezze, conferme, risposte per gennaio, con un occhio al mercato: Juventus, il punto caso per caso

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Certezze, conferme, risposte per gennaio, con un occhio al mercato: Juventus, il punto caso per caso sui vari giocatori

Quattro mesi: quanto basta per inquadrare già certezze, conferme cercasi e da chi attendersi risposte in casa Juventus da gennaio in poi, alla ripresa del campionato.

Le certezze

Partiamo dalle certezze e dai due portieri, Szczesny e Perin. 7 clean sheet per il portiere polacco in questa prima parte di stagione, 4 per Perin, che ha saputo sostituire egregiamente Tek durante il periodo dell’infortunio. Juve miglior difesa della Serie A, tre colonne nel reparto: Bremer, Bonucci e Danilo. L’ex Torino, dopo un iniziale adattamento nella linea a 4, è stato aiutato dal passaggio alla retroguardia a tre, suo abito tattico congeniale. Qualche piccolo stop per infortunio, poi il rientro da protagonista nella parte finale di campionato. Danilo ha costruito in maniera sempre più radicale l’etichetta di leader, di senatore, abbinando alla forza, al carisma in campo anche un simbolo: la fascia di vicecapitano, superando nelle gerarchie Cuadrado e Alex Sandro. Ha saltato 6 partite di campionato (2 per infortunio e 4 per scelta tecnica), in 3 è subentrato dalla panchina: rendimento un po’ altalenante in termini di continuità per Leonardo Bonucci, sempre tra i più positivi comunque quando schierato in campo e leader di questo gruppo. Poi Kostic e lo stesso Cuadrado, rispettivamente il secondo e il terzo giocatore più utilizzati della rosa. Complici i tanti infortuni, complici le poche alternative per farli rifiatare in fascia, i due esterni sono stati spremuti nei primi quattro mesi di campionato, dando sempre risposte positive ad Allegri. Stagione di grande maturazione per Locatelli, cresciuto parecchio nelle recenti prestazioni. Manca solo il gol (l’unica marcatura poi annullata con la Roma). Allegri riparte anche da Vlahovic e Milik: alternativi, in coppia. I due attaccanti hanno messo a referto 7 e 6 gol totali dall’inizio di stagione, e la loro interscambiabilità ha permesso al tecnico livornese di sperimentare più soluzioni offensive. E con i rientri di Chiesa e Di Maria a pieno regime da gennaio c’è solo da mettersi comodi e divertirsi. Chiudiamo con il giocatore simbolo di questa risalita: Adrien Rabiot. 5 gol stagionali e 4 assist, già eguagliati i numeri della sua prima annata a Torino e polverizzati quelli della scorsa. Dinamismo, quantità e qualità, strappi: autentica certezza da cui ripartire da gennaio, con uno sguardo anche rivolto al rinnovo. Il contratto in scadenza a giugno impone delle valutazioni sul suo futuro…

In cerca di conferma

Uno lo abbiamo già nominato: Federico Chiesa. Il lungo e complicato infortunio è alle spalle. Il classe ’97 è tornato, con un nuovo numero sulla schiena: 3 presenze, 59 minuti, un primo assaggio di campo per riassaporare il clima partita e testare di nuovo i ritmi, la condizione. Questa pausa Mondiale servirà per trovare ancor di più la tenuta, migliorare, e tornare al 100% o quasi da gennaio in poi. Come un vero e proprio nuovo acquisto. Poi i giovani, che hanno dato la svolta a livello di entusiasmo e prestazioni: Miretti e Fagioli su tutti, poi anche Gatti, Soulé, Iling. Allegri, dopo Juve Inter aveva sentenziato: «Fagioli va lasciato sereno e tranquillo perchè poi come tutti arriverà il momento in cui giocherà meno o meno bene». Ecco, con il rientro dei vari big, bisognerà capire anche la gestione dei giovani da parte di Max. Con una certezza però: quando sono stati schierati, hanno sempre dato risposte più che positive. Quattro gol in campionato e uno in Champions: ha fatto via via sempre meglio Moise Kean, cancellando i fischi dello Stadium con la standing ovation dopo la doppietta alla Lazio. Questo è ciò che chiede Allegri, incidere, questo è ciò che vuole lui da se stesso: il meglio. Chiudiamo con Alex Sandro. 17 gettoni stagionali per il brasiliano, 1017 minuti giocati. Una prima parte certamente più incoraggiante e positiva rispetto alle annate scorse. Dovrà mantenere questo standard alla ripresa: in ballo anche per lui c’è il discorso rinnovo, col contratto in scadenza a giugno.

Da chi si aspetta la svolta

Non hanno brillato. I nomi sono sostanzialmente tre: Paredes, Di Maria e McKennie. Partiamo dal Fideo: due cartoline da ricordare, l’esordio con gol più assist col Sassuolo, poi i tre assist in Champions League in Juve-Maccabi Haifa. Poi poco altro. Tanti stop, problemi fisici, le due giornate di squalifica per la reazione su Izzo a Monza hanno minato la sua continuità. L’obiettivo di Allegri e della Juventus è quello di ritrovarlo al 100% da gennaio in poi, dopo il Mondiale. Tenendo sempre presente che il suo contratto scade a giugno. Non sembra essersi inserito ancora nei meccanismi Leandro Paredes, anche lui grande acquisto dell’estate ma parso lontano ancora dalla miglior condizione. Anche per lui un infortunio, nella parte finale di campionato. Riflessioni anche su McKennie, out per infortunio da inizio novembre. L’americano è stato uno dei giocatori più utilizzati da Allegri nei primi mesi, non dando però sempre le risposte attese. Alcuni blackout durante la partita, momenti in cui esce dal gioco. E le sirene di una cessione iniziano a circolare… Chiude Paul Pogba, che di fatto deve ancora cominciare la sua avventura 2.0 alla Juventus. L’assenza dal Mondiale servirà al centrocampista per ritrovare gradualmente la condizione, allenamento dopo allenamento, in modo da rimettersi a disposizione del suo allenatore da gennaio.

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