Juventus U23: Brambilla verso la panchina al posto di Zauli
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Juventus U23: Brambilla verso la panchina al posto di Zauli

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Juventus U23: Massimo Brambilla potrebbe essere il sostituto di Lamberto Zauli sulla panchina della squadra bianconera

Chi sarà il prossimo allenatore della Juventus U23? C’è un posto vacante, visto che Lamberto Zauli proseguirà al Sudtirol la sua carriera professionale. L’allenatore infatti, dopo tre stagioni a Torino (un anno in Primavera e due in Under 23), si appresta a vivere la sua prima annata su una panchina di Serie B. Le valutazioni per il successore di Zauli in bianconero, come appreso da Juventusnews24, al momento hanno portato la società a prendere in considerazione il profilo di Massimo Brambilla, che ha da poco concluso la sua quinta stagione con l’Atalanta Primavera. Il club sembra orientato verso questa scelta, affidandosi ad un allenatore con la giusta esperienza in materia di giovani. Tra le altre ipotesi, si è parlato anche di una possibile promozione di Andrea Bonatti dalla Primavera all’Under 23, anche se al momento la sua candidatura resta più defilata.

Brambilla Juventus U23: storia e carriera dell’allenatore

Appesi gli scarpini al chiodo dopo una lunga vita da centrocampista (ha vestito tra le altre le maglie di Parma, Bologna, Torino e Cagliari), Brambilla ha iniziato nel 2010/2011 la sua carriera da allenatore. Ha guidato i Giovanissimi Nazionali della Pergocrema, per poi trasferirsi l’anno successivo al Novara. Dapprima gli Allievi Nazionali, poi un triennio fino al 2015 nei Giovanissimi Nazionali. Dal 2015 è iniziata la sua pagina di storia nel vivaio dell’Atalanta: due anni in Under 17, vincendo due Tornei Città di Arco, uno Scudetto, una Supercoppa e un Torneo Internazionale Maggioni-Righi.

Dal 2017 è allenatore della Primavera della Dea: 2 Scudetti e 2 Supercoppe per Brambilla, che ha lanciato tanti talenti nell’arco della sua esperienza a Bergamo. Carnesecchi, Bastoni, Colpani, Kulusevski, Latte Lath, Melegoni, Zortea, Barrow, Colley e poi ancora Okoli, Diallo, Piccoli, Cortinovis, Ruggeri, Scalvini. Tanti gioiellini maturati sotto l’ala protettrice dell’allenatore, eliminato quest’anno dalle Fasi Finali Scudetto proprio dalla Juventus di Bonatti. Già in quell’occasione, al termine della partita, lanciò un primo segnale di separazione dall’Atalanta: «Potrebbe essere. Questo è il quinto anno, io mi sento pronto per entrare nel mondo delle prime squadre. Poi qui all’Atalanta sto bene e le motivazioni sono alte, ma potrebbe essere l’anno giusto. Poi vedremo a fine anno i progetti, mi siederò a parlare con la società e capiremo cosa fare». Potrebbe essere l’anno giusto.

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