Pirlo cambia ancora, ma la Juve non funziona: i bianconeri non hanno idee
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LAVAGNA TATTICA – Pirlo cambia ancora, ma la Juve non funziona: i bianconeri non hanno idee

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La Juve di Pirlo ha manifestato i soliti problemi a Udine. Zero idee, soltanto cross da sinistra che portavano a poco

I cambi di Pirlo

In questo cruciale momento della stagione, ogni partita della Juve sembra raggiungere un punto più basso per quanto riguarda il livello tecnico espresso. Fortunatamente per Pirlo, i bianconeri a Udine sono riusciti a risolvere una gara che ormai sembrava compromessa in modo irrimediabile, anche se la doppietta di Ronaldo non cancella certo le solite difficoltà che abbiamo visto quando la Juventus affronta squadre chiuse. Con il gol in avvio, i friulani hanno potuto mettere il match su binari ideali, lasciando il pallino del gioco ai rivali e attaccando in transizione.

Il 4-4-2 della Juve è stato tale solo sulla carta in fase di possesso. McKennie, uno due mediani, si alzava molto più di Bentancur quando la Juventus gestiva il pallone, finendo a ridosso delle punte. Cuadrado e Bernardeschi davano ampiezza, mentre i terzini (Alex Sandro e Danilo) erano piuttosto stretti e dentro al campo, più o meno sulla stessa linea di Bentancur.

Come si vede nelle slide sopra, possiamo sintetizzare quello degli ospiti con una sorta di 2-3-5.

La Juve è prevedibile

Questo scaglionamento non ha però portato vantaggi contro un’Udinese estremamente solida e compatta. Ancora una volta, la Juve ha fatto una fatica gigantesca nel creare occasioni da rete. L’unica, prima della doppietta di Ronaldo, era stata il colpo di testa di McKennie su corner che aveva sfiorato il palo. Per il resto, solito possesso estremamente sterile e orizzontale, con la manovra che non riusciva a progredire. Senza mai profondità e con gli spazi centrali blindati, la palla ha girato lentamente da un lato all’altro del campo, con una marea di retropassaggi.

Come al solito, gli esterni della Juve ricevevano sempre da fermi e in inferiorità numerica: erano così costretti a ricominciare da dietro, con la manovra che si bloccava in fascia. L’Udinese era sempre in superiorità numerica in zona palla, la Juventus non riusciva a combinare sul breve e a trovare l’uomo libero.

Nelle slide sopra vediamo due delle molte situazioni in cui la manovra si blocca in fascia e la Juve ricomincia da dietro. L’Udinese era sempre corta in zona palla.

Come al solito, la rifinitura della Juve è consistita in cross a ripetizione, ben 37. A differenza delle altre volte, sono però arrivati quasi tutti da sinistra. Cuadrado era molto meno pimpante, si è preso poche responsabilità. Raramente ha provato a puntare l’uomo e a creare superiorità numerica, come dimostrano gli appena 4 cross. Oltre a un comprensibile momento di calo dopo aver tirato la carretta per tutta la stagione, va detto che l’Udinese è stata brava – con De Paul – a raddoppiare costantemente su quel lato. Cuadrado non solo riceveva da fermo, ma era anche in costante inferiorità numerica. Non aveva quindi modo di puntare l’uomo in modo pericoloso.

Si nota qui.

Di conseguenza, i bianconeri hanno buttato palloni in area soprattutto dall’altro lato: ben 20 tra Alex Sandro, Bernardeschi e Kulusevski. Nella ripresa, per dare più spinta offensiva, il brasiliano si è sovrapposto molto di più in supporto dell’ala sinistra di turno L’Udinese ha però protetto il centro dell’area in modo quasi irreprensibile, intercettando una valanga di palloni e proteggendo bene la porta di Scuffet. I saltatori bianconeri sono stati spesso sovrastati, si è avvertita chiaramente l’assenza di una prima punta di peso in queste situazioni. Inoltre, i palloni arrivati da sinistra spesso non erano con i tempi giusti. Kulusevski e Sandro, spesso in condizioni non ottimali, hanno effettuato molti cross davvero telefonati.

Nella prima slide, c’è una delle rarissime situazioni in cui la Juve trova Dybala libero alle spalle del centrocampo. I giocatori dell’Udinese sono però reattivi e circondano subito l’argentino, con la Juve che perde palla. Nella seconda azione, vediamo invece l’azione tipo della ripresa, con un cross (di destro) di Kulusevski spazzato dalla difesa. La Juventus ha rifinito quasi solo con cross.

Insomma, per quanto la vittoria rilanci molto le ambizioni della Juve, la gara è stata forse ancora peggiore rispetto agli standard di questi mesi. Contro il Milan servirà un altro livello, sia dal punto di vista tecnico che da quello agonistico.

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