Montero: «Pareggio meritato, i ragazzi non volevano perdere»
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Montero: «Pareggio meritato, i ragazzi non volevano proprio perdere»

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Paolo Montero, allenatore della Juve Primavera, ha parlato dopo il pareggio in Youth League contro il Benfica

(Luca Fioretti inviato all’Ale&Ricky di Vinovo) – Paolo Montero ha parlato dopo Juve Benfica Primavera di Youth League.

ANALISI – «In questo calcio moderno in cui si gioca tanto sulle transizioni, sulla velocità, con un uomo in meno la puoi patire. Io sono convinto che noi non abbiamo sofferto tanto: bisogna anche tenere di che avversario avevamo di fronte. Abbiamo reagito bene e l’importante in questo caso è che loro si devono rendere conto di entrare con la testa giusta, come giocato con Atalanta, Empoli e Sassuolo, non come a Parigi che ci deve comunque servire perché loro devono sapere che possono sbagliare. Loro possono farlo, ma ciò che non va sbagliato è l’atteggiamento e questo per fortuna ce l’abbiamo ma siccome siamo alla Juventus dobbiamo sempre cercare di migliorare».

E’ STATA QUESTA LA PARTITA MIGLIORE FINO A QUESTO MOMENTO «Contro l’Atalanta, che forse non è stata bella come oggi, ma per come si sono aiutati, per lo sforzo fatto. Lì abbiamo meritato la vittoria, come oggi il pareggio».

PARTITA CHE SERVE A MISURARE IL LIVELLO DELLA JUVE «Si ovvio, questo me lo ha insegnato mio padre. Quando uno è bambino va a giocare contro i più forti: bisogna giocare contro i migliori, e se lo fai tutte le domeniche lì valuti a che livello sei. Quando ti alleni con i migliori, come è capito a me arrivando dall’Atalanta che mi sono allenato con Ferrara, Peruzzi, Pessotto, fenomeni che avevano già vinto, è normale che se sei una persona che ascolta cresci. Con la partita di oggi, loro devono essere consapevoli che con questa testa possiamo arrivare lontano, in campionato e in Europa. Sempre con umiltà e piedi per terra. Senza lavoro non si ottiene niente».

NON E’ UN CASO CHE SEGNANO ANCORA NEI MINUTI FINALI «È merito loro. Tante volte ti convinci che vuoi di più, che porti quella ribellione perché durante la partita ti accorgi che succedono cose non sono giuste. Il giocatore sa che non merita di perdere, allora te la vai a cercare. È una convinzione loro, non è merito mio ma sempre dei giocatori».

HA GUARDATO JUVE BENFICA DELL’ANNO SCORSO «Non l’ho guardata, ho parlato con lo staff e ho guardato le partite di quest’anno in campionato».

TURNOVER DIVERSO TRA I RAGAZZI E LA PRIMA SQUADRA «No, cerchiamo di farlo in modo simile. Qua stiamo cercando di fare una bozza per far sì che loro, se Dio vuole, facciano come Miretti e Fagioli che ora sono in prima squadra. Con il turnover facciamo in modo che tutti crescano, che tutti abbiano una chance. In tutte le squadre c’è sempre uno zoccolo duro, ma facciamo in modo che giochino tutti altrimenti come fanno a migliorare e avere esperienza? Per questo un allenatore dice che tutti devono essere pronti. Non è una bugia. Anche Ripani, che ha giocato poco, oggi è entrato ed è stato uno dei tre migliori della squadra. Non è merito mio ma suo, perché si è allenato tutti i giorni al massimo. Quello devono capirlo, perché servirà anche in prima squadra. Quanto aspettiamo in prima squadra? Che bisogna vincere subito».

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