Juve Torino, il pragmatico Max contro l'esuberante Juric: stili a confronto
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Juve Torino, il pragmatico Max contro l’esuberante Juric: due stili a confronto

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Juve Torino sarà il derby anche degli allenatori: Allegri contro Juric, due tecnici con filosofie di gioco completamente agli opposti

Juve-Torino di venerdì sera verrà opposti nuovamente, uno contro l’altro, Massimiliano Allegri e Ivan Juric. I “vecchi tempi” contro il “nuovo che avanza”, queste le scelte fatte dalle due società la scorsa estate quando, per diversi motivi, decisero di non proseguire il percorso intrapreso rispettivamente con Andrea Pirlo e Davide Nicola. Max, dopo un primo periodo di difficoltà e di assestamento, sta pian piano facendo ritrovare ai bianconeri quella solidità che li aveva contraddistinti in occasione del suo primo ciclo all’ombra della Mole. Discorso diverso, invece, per il croato, che nell’ultimo periodo sta riscotrando più di una difficoltà dopo i buoni risultati raccolti ad inizio stagione.

MAX CONTRO JURIC: DUE IDEE DI CALCIO A CONFRONTO

Che i due abbiano uno stile di gioco differente è noto e lo si intravede anche dalle statistiche riguardanti le due formazioni. Allegri ha iniziato l’anno con un 4-4-2 più cauto con Rabiot esterno adattato, salvo poi passare al tridente offensivo con l’arrivo di Vlahovic, mentre Juric non ha mai nascosto la sua predisposizione per una squadra più offensiva e con uno stile di gioco più aggressivo, a pressare il portatore di palla fin dalle prime battute. Il possesso palla per entrambi è più o meno simile (52,9 contro 54,3%), ma se i granata preferiscono le azioni manovrate dalla difesa con passaggi corti (379 in media a gara), i bianconeri pian piano stanno iniziando ad adattarsi ad un nuovo stile, con il rilancio del portiere direttamente a cercare l’ariete serbo per una sponda.

Inevitabilmente cambiano anche i dati su gol fatti e gol subiti (37 a 22 per Dybala e compagni, differenza reti di 15; 31 a 25 con differenza reti di 6 per gli ospiti). Capovolgendo le statistiche sulla difesa, si nota come la Vecchia Signora, che normalmente preferisce lasciare l’iniziativa agli avversari quando sono in poesso palla con una linea difensiva molto più bassa, sia insuperabile sui palloni aerei, subendo quindi meno azioni con lanci lughi (50), mentre questa è una caratteristica che maggiormente soffrono gli ospiti (65 in media). Belotti e compagni dovranno poi interrompere la striscia negativa lontano da casa: solo 3 marcature nelle ultime trasferte (nessuno così male) che hanno fruttato solamente 8 punti in trasferta. Davanti però ci sarà la difesa meno battuta tra le mura amiche (l’ultima rete al passivo il 6 gennaio), determinante per i 23 punti su 46 presi allo Stadium.

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