Juventus Next Gen all'Allianz Stadium: i talenti sotto osservazione
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Juventus Next Gen nella vetrina Allianz Stadium: tutti i talenti sotto osservazione

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Juventus Next Gen nella vetrina Allianz Stadium: tutti i talenti sotto osservazione nel match contro il Mantova

Battesimo Allianz Stadium per la Juventus Next Gen di Massimo Brambilla, che domenica sfiderà il Mantova nella cornice dell’impianto della prima squadra. Bianconeri che arrivano all’appuntamento forti di cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, e che proprio in Serie C non perdono da più di un mese (Lecco-Juventus 1-0 il 19 ottobre). Striscia positiva che vuole dunque essere consolidata, nella prima, storica, volta allo Stadium. Ma chi sono i giovani talenti da tenere sotto osservazione in vista di domenica?

Alessandro Pio Riccio

Seconda stagione con la Juventus Next Gen per Riccio, cresciuto nel settore giovanile bianconero dall’Under 15 (con cui ha vinto uno Scudetto), passando per Under 16 (titolo solo sfiorato), Under 17 e Primavera. 27 presenze e 1 gol lo scorso anno per il difensore centrale, che non ha subito, anzi, l’impatto con il professionismo. 8 gettoni fino a questo momento per il classe 2002: Brambilla dispone di cinque centrali di grande affidamento, e ha saputo farli ruotare sapientemente nell’arco della prima parte di stagione. Bravo in marcatura, pulito negli interventi, Riccio è il prototipo del playmaker difensivo moderno: duelli aerei, senso della posizione sì, ma anche un buon piede per impostare dalle retrovie. Piccola curiosità: lui l’Allianz Stadium l’ha già assaporato, una volta, il 28 ottobre del 2020. In quell’occasione, Andrea Pirlo portò lui e Koni De Winter in panchina per il match di Champions League contro il Barcellona (perso 2-0).

Diego Stramaccioni

Anche per Stramaccioni secondo anno con la Juventus Next Gen. Il difensore è cresciuto nel settore giovanile del Perugia, per poi spiccare il volo prima al Cannara, in Serie D, e poi alla Vis Pesaro, con conseguente trasferimento a Torino. 10 presenze e 1 assist in questa prima parte di stagione per il centrale difensivo, che lo scorso anno ha messo a referto 21 apparizioni tra campionato e Coppa Italia con la Seconda squadra di Zauli. Difensore roccioso, fisico, alto 1.90: bravo in marcatura, granitico, nel gioco aereo è difficile superarlo. Piccola nota in più: Allegri lo ha chiamato tre volte in prima squadra lo scorso anno. In estate il Perugia era intenzionato a riportarlo in Umbria, ma la Juventus ha preferito tenere in rosa il proprio difensore, attualmente in scadenza di contratto a giugno. I discorsi per il rinnovo potrebbero essere riallacciati nelle prossime settimane.

Tommaso Barbieri

Lui la prima squadra l’ha vissuta con più intensità in questa stagione. 4 convocazioni con Allegri, e poi l’esordio tra i big e in Champions League nel KO per 2-1 contro il Psg. L’Allianz Stadium c’è da dire che ancora fresco nei suoi pensieri… 11 presenze e 1 assist fino a questo momento con la Next Gen per Barbieri, al terzo anno in bianconero. 15 presenze alla sua prima stagione di adattamento dopo l’addio al Novara, 31 e 5 assist lo scorso anno. Terzino destro diligente, attento in copertura ma anche propenso alla costante spinta sulla fascia. Una crescita graduale che lo rende uno dei punti fermi della squadra di Brambilla.

Enzo Barrenechea

Da un esordiente ad un altro. Sì, perché lo Stadium evoca ricordi piacevoli anche ad Enzo Barrenechea: stessa partita, stesso minuto per il debutto. Juve-Psg ha segnato la ‘prima volta’ dell’argentino in prima squadra, dopo che Allegri lo aveva portato con sé anche nella rovinosa trasferta di Monza. 14 presenze, 2 gol e 1 assist fino a questo momento per il classe 2001 con la Next Gen: lui rappresenta sicuramente uno dei giocatori più talentuosi di tutta la rosa. Mediano fisico, intelligente, bravo nel filtro davanti alla difesa ma anche puntuale negli inserimenti dentro l’area di rigore e dotato di un bel tiro dalla distanza. È la sua seconda stagione in Serie C, il quarto anno a Torino: nelle prime due annate, ha fatto la differenza in Primavera.

Martin Palumbo

Ha messo lui l’ultimo marchio a fuoco sui tre punti della Juventus Next Gen, decidendo con un perentorio colpo di testa la trasferta con la Pro Patria. 11 presenze e un gol, come detto, il biglietto da visita della stagione di Martin Palumbo. Il centrocampista è tornato a Torino in estate: lui, di proprietà dell’Udinese, ha vestito la casacca della Juve lo scorso anno ma era tornato in Friuli dopo che la Vecchia Signora aveva deciso di non riscattare il suo cartellino. 20 presenze e 1 assist nella passata stagione con Zauli: e un traguardo, l’esordio in prima squadra in quel Juve Lazio che ha segnato la fine dell’era Chiellini-Dybala (è stato proprio lui a dare il cambio alla Joya). Centrocampista duttile, adattabile sia davanti alla difesa e sia da mezz’ala nei diversi moduli di gioco. Buon passo, buona tecnica, tanta generosità al servizio della squadra.

Michele Besaggio

È il vero volto nuovo della Juventus Next Gen. Michele Besaggio è stato prelevato in estate dal Genoa con la formula del prestito con diritto di riscatto al termine di una lunga trattativa. Impatto subito importante per il classe 2002 a Torino: 12 presenze, 2 gol e 1 assist messi a referto fino a questo momento. Centrocampista offensivo, Besaggio si è saputo subito adattare agli schemi di Brambilla: mezz’ala, trequartista nel 4-2-3-1, questi i due abiti tattici prevalenti. Una prima parte di stagione che lascia ben sperare. E un discorso riscatto dal Genoa per cui è ancora prematuro parlare: se ne discuterà dall’anno nuovo.

Mattia Compagnon

Alcuni infortuni hanno minato la continuità in stagione di Compagnon, che fin qui ha collezionato 12 presenze, 2 gol e 1 assist. L’attaccante è stato il miglior realizzatore della passata stagione, in cui ha compiuto un vero e proprio salto in avanti in termini di personalità e leadership in campo (9 gol e 1 assist che han guidato la Juventus fino ai quarti di finale playoff). Parentesi al Potenza dopo essere cresciuto all’Udinese, Compagnon è arrivato a Torino nel gennaio 2021: primi mesi di ambientamento, poi il riscatto quell’estate dal club friulano e l’inizio della sua avventura 2.0 a Torino (quest’estate è partito con Allegri per la tournée negli Usa). Esterno d’attacco mancino, che ama partire dalla fascia destra per poi accentrarsi e calciare di sinistro: questo l’identikit di Compagnon. Giocatore tecnico, molto, dotato di un tiro forte e preciso. E il recente rinnovo fino al 2026 dimostra tutta la fiducia della società nei suoi confronti. CLICCA QUI PER L’INTERVISTA ESCLUSIVA DI JUVENTUSNEWS24 A COMPAGNON

Nicolò Cudrig

Escludendo l’infortunato Iling-Junior, è Cudrig il miglior marcatore stagionale della Juventus Next Gen con 3 reti. Pordenone, Pro Sesto e Sangiuliano le sue vittime. Stagione importante per l’attaccante: in campo, vista la fiducia di Brambilla che lo ha schierato 13 volte, e fuori dal campo, con il recente rinnovo fino al 2026 a segnare un passo importante per la sua crescita. Cudrig ha già eguagliato i numeri dello scorso anno (il suo primo a Torino) in appena 13 gettoni: lo scorso anno, infatti, 3 reti in 41 apparizioni. Cresciuto nel vivaio dell’Udinese, poi passato al Monaco, il classe 2002 è un attaccante dinamico, che in questa stagione è stato schierato sia da prima punta ma anche come spalla del terminale offensivo nel tridente d’attacco. E anche in quel ruolo, vista la sua tecnica, ha dato risposte positive.

Marco Da Graca

È la sua stagione meno prolifica dal punto di vista realizzativo. Solo 1 gol fin qui per Marco Da Graca, messo a segno contro il Lecco in Coppa Italia. 12 presenze fino a questo momento in stagione per l’attaccante, che Brambilla ha alternato con costanza con Pecorino. Attaccante fisico, bravo spalle alla porta e a colpire in area di rigore con destro, sinistro e di testa. Il trampolino della prima squadra lo ha percorso già diverse volte, e il prato dell’Allianz Stadium lo ha calcato in due occasioni: con Andrea Pirlo in Coppa Italia (27 gennaio 2021 Juve-Spal 4-0) e con Massimiliano Allegri in Champions League (8 dicembre 2021, Juve-Malmo 1-0). Reparto offensivo della Next Gen molto affollato, ma Da Graca è una risorsa importante dall’inizio o gara in corso.

Emanuele Pecorino

Poi c’è Emanuele Pecorino, che domenica vivrà per la prima volta l’Allianz Stadium da vicino. 2 gol in questo campionato, ma anche 2 assist: sono 13 i gettoni totali del bomber, che in questa prima parte di stagione è stato fondamentale per gli equilibri di Brambilla. 192 cm di altezza, forza fisica, posizione in area di rigore: ma anche lavoro sporco, generosità, sportellate spalle alla porta e tanta profondità da dare alla squadra. Arrivato a Torino nel gennaio 2021, sta vivendo forse la sua miglior stagione da quando è alla Juventus. Infortuni alle spalle, la continuità è il minimo comune denominatore del suo attuale momento.

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